INTERLACE 178 SHOW
work frames di
Fabio Belletti – Davide Manti – Pierluigi Vannozzi
Inaugurazione giovedì 19 Settembre 2019 alle ore 19:00
Galleria B4, via Vinazzetti 4/B (zona universitaria) Bologna
Fino al 19 Ottobre 2019. Dal martedì al sabato dalle 17:00 alle 20:00, oppure su appuntamento. Ingresso libero.
http://www.galleriab4.it
INTERLACE 178 SHOW scaturisce in piena era LCD dall’idea che le immagini che ogni giorno facciamo entrare in casa nostra dalla finestra televisiva tocchino il nostro inconscio solleticando attitudini creative. La mediazione avviene attraverso protesi tecnologiche siano essi cellulari, macchine fotografiche, filtri instagram, fotocopie e xerografie in un mix che non agevola più il riconoscimento certo della fonte – la determinazione tranquillizzante – ma fa dell’immagine-tv icona atemporale slegata dal suo essere lì ed ora o disponibile perchè rivedibile infinitamente (con i nuovi decoder satellitari). La scelta delle immagini usate ha sconfinato indifferentemente nel sociologico/politico, con l’uso ad esempio degli istanti giornalistici subito dopo il crollo del Ponte Morandi a Genova, dell’incendio in diretta di Notre Dame o di banali conferenze stampa per le recenti elezioni europee, nella psicologia per quanto riguarda le vittime di guerre africane videoriprese in fuga o attraverso racconti sconcertanti, ma anche nell’antropologia (se consideriamo i primi piani di vip riesumati in certi talk divenuti ahimè tele-bagarre). I lavori presentati citano poi, tritandoli anche nei titoli, indifferentemente, Erik Satie, Heather Parisi, soap opera coreane, pubblicità locali autoprodotte e strisce di pixel coloratissime create da CCD consenzienti. Si tratta cioè di un POP-show giocoso e combinatorio dall’interno del quale emergono come risultati, a ben guardare, frammenti trasfigurati ma riconoscibili di altri spettacoli legati al nostro “televentuale”: sceneggiati RAI, vetrine scintillanti o musei con videowall, fumetti e mostre di copy-art, assemblaggi surrealisti, frames di improbabili canali TV, Blob, sanremi e grandi fratelli. “Riesuma! Riprendi! Ricicla!” potrebbe essere lo slogan rimosso ma strisciante di questa mostra. È così che il televisuale assurge a materia prima d’arte che i tre artisti, Fabio Belletti, Davide Manti e Pierluigi Vannozzi, hanno rielaborato, rielaborano tutt’ora (come work in progress da seguire sui social: vedi #interlace178 o #tvframes) e rielaboreranno in futuro in forme di cui questa mostra rappresenta un primo punto di partenza. L’interlacciamento per questo è la metafora attraverso cui i tre artisti hanno espresso in solido i loro pensieri sul “paesaggio TV”: fino almeno agli anni ’80 l’interlacciamento era il sistema di scansione di immagini video che prevedeva la divisione del frame tv in linee orizzontali, dette semiquadri, suddivise in linee pari e dispari. Questa tecnica permetteva all’occhio umano di percepire una qualità di visualizzazione migliore. Come sappiamo, i moderni televisori sfruttano altre tecnologie ma a verifica dell’optimum raggiunto fino allora, alcuni monitor LCD possono emulare l’interlacciamento inserendo delle righe nere nel segnale (!) per avere un’idea del risultato finale che si avrà/aveva sul tubo catodico dove tutto precipita in un gorgo per essere poi nuovamente sparato nei nostri salotti.
Pierluigi Vannozzi: Wall’s Satie.
Pierluigi Vannozzi: Wall’s Satie.